Vediamo in questo articolo quando i maltrattamenti in famiglia causano l’addebito della separazione.
I coniugi si sono separati nell’NNNO 2020 DAVANTI AL Tribunale Di Pescara
Con questa sentenza, il Tribunale ha pronunciato sentenza di separazione personale dei coniugi con addebito alla moglie.
Lo stesso Tribunale aveva poi disposto l’affido condiviso del figlio minore delle parti con collocamento presso il padre e aveva disciplinato le modalità di visita e di frequentazione della madre, ponendo a carico di quest’ultima, con decorrenza dal novembre 2020 l’obbligo di versare entro il giorno 5 di ogni mese la somma di euro 150,00 a titolo di contributo al mantenimento, oltre al pagamento del 50% delle spese straordinarie.
Dunque, la separazione era stata addebitata alla moglie per aver compiuto reiterate aggressioni fisiche nei confronti del marito.
L’appello aveva confermato, quindi la moglie ricorre in Cassazione.
In quest’ultimo grado, si rileva che non c’era il nesso di causalità tra l’addebito e i maltrattamenti
Mi spiego meglio.
Per addebitare la separazione ad un coniuge, occorre che proprio quel motivo per cui si chiede l’addebito sia stato alla causa dello scioglimento del legame coniugale
Quindi il coniuge che vuole l’addebito deve provare questo.
Ciò detto con specifico riferimento alle violenze inflitte da un coniuge all’altro, la Suprema Corte ha invero precisato che esse costituiscono violazioni talmente gravi dei doveri nascenti dal matrimonio da fondare, non solo la pronuncia di separazione personale ma anche la dichiarazione di addebito all’autore delle stesse.
Questo è valido anche se si tratta di un singolo episodio di percossa.