Sono in tanti ancora gli affezionati ai contanti, soprattutto tra i giovani.
E’ frequente scambiarsi i soldi attraverso le piattaforme online o tramite bonifico.
In teoria, non vi sono normative che regolano questi trasferimenti di denaro, in quanto è naturale che ognuno abbia la libertà di gestire il proprio denaro; tuttavia, è sempre opportuno anda.
Difatti, in questo modo, in caso sorgessero problemi col Fisco, potrà essere più facile risalire a che titolo era stato fatto quel denaro.
In realtà, una prova scritta è sempre importante quando si effettua un versamento, soprattutto quando si vuole dimostrare che si tratta di pagamenti esentasse, come nel caso di donazioni di modico valore, vendita di beni usati o prestiti infruttiferi, ossia prestiti che non sono produttivi di interessi.
Il documento, però, dovrebbe avere quella che viene definita data certa, la quale viene apposta quando l’atto viene registrato presso un ufficio pubblico.
Chiaramente, questo diventa un po’ più complicato quando si tratta di pagamenti tra amici, soprattutto se si tratta di cifre di modico valore. In questi casi, il consiglio è, in ogni caso, specificare il più possibile il titolo del versamento sulla causale, ad esempio precisando che si tratta di un rimborso spese, di una divisione di un conto di una cena, o di un regalo.
Per fare un esempio, la dicitura regalo, con indicazione dell’evento, può essere utile quando si viene invitati a un matrimonio.
Insomma, se dovete scambiare soldi tramite moneta elettronica, non dimenticate mai la causale. È vero che la stessa non è obbligatoria per compiere l’operazione bancaria, ma è comunque utile per tenere traccia dell’invio del denaro e per giustificare eventualmente il pagamento all’Agenzia delle Entrate, nel caso di bisogno.